SENTIERO DEL SILENZIO

IL RIFUGIO CAMPOMULETTO E

IL SENTIERO DEL SILENZIO

Il “Sentiero del Silenzio, Porta della Memoria” è una proposta nata per valorizzare un’area di straordinario interesse storico ed ambientale, sita sull’Altopiano di Asiago, nell’alta Valle di Campomulo (località Campomuletto). Quest’area si è preservata integra e si mostra in tutta la sua bellezza, con estesi boschi di conifere, pascoli solcati da sentieri e radure, ove sono presenti massi di pietra calcarea biancastra levigata e modellata dall’acqua e dal vento. La pace e la tranquillità del luogo non lasciano in alcun modo trasparire la tragedia della Grande Guerra, che novant’anni fa seminò morte e distruzione in tutto l’Altopiano.
Tuttavia, l’occhio attento del visitatore può scorgere tra gli abeti e nelle piccole valli i segni della Guerra: postazioni, caverne, ricoveri, trincee, ex cimiteri… “Il sentiero del Silenzio, Porta della Memoria” trae le sue origini dalla forza che il luogo emana.

Logo Sentiero del Silenzio

“Il Sentiero del Silenzio, Porta della Memoria” si inserisce in punta di piedi in un ambiente montano di particolare bellezza. Un percorso già esistente intorno a Campomuletto costituisce la traccia lungo la quale sono state posizionate 10 opere d’arte contemporanea, collocate rispettando la morfologia del luogo e gli elementi emergenti che in esso si trovano, ricchi di messaggi.
Il Sentiero è rivolto, quale ulteriore momento di riflessione e di Memoria, a tutti i Visitatori che nella montagna cercano momenti di riposo e di ristoro e dalla montagna traggono le energie vitali per il quotidiano impegno.

Sentiero del Silenzio 1
Sentiero del Silenzio 2

Il “Sentiero del Silenzio, Porta della Memoria”

A Te caduto su queste montagne, piegato dal bagliore del fuoco
a Te che, combattendo ovunque Ti è stato ordinato, hai perso persino la tua Identità
a Te che, partito con l’angoscia nel cuore, tra i Tuoi non hai più fatto ritorno
a Te che, tornato dopo lungo penare, dalle macerie fumanti ci hai tratto il futuro
a Te che, cercando pane nell’arida terra, hai raccolto morte e mutilazione
a Te, che, colma la valigia di speranza, hai bussato a porte lontane per nutrire il nostro avvenire
a Te che mai hai sottratto al dovere il tuo cuore servitore fedele dello Stato
a Te che volendo conquistare la Vita, nel lavoro hai trovato la morte
a Te che, balzando incontro al tuo domani, per strada troppo presto sei stato reciso
a Te che con dignità e forza resisti a colpi troppo duri della Vita
a Te che, passeggiando in silenzio quassù, saprai cogliere un seme di Perdono e di Pace
a Te infine, e a Chi, senza clamore, umile e generoso, continuamente doni senz’altro chiedere che il raggio di un sorriso.

Il “Sentiero del Silenzio, Porta della Memoria” porga a Voi tutti il ricordo commosso e la gratitudine.
Per sempre.

Sentiero del Silenzio 3
Sentiero del Silenzio 4
Pace ritrovata
PACE RITROVATA

Una serie di travi di legno posizionati in modo da formare una gabbia, racchiudono uno spazio entro il quale si cela una colomba. Una prigione a cielo aperto, uno spazio angusto entro il quale intrufolarsi per godere della visione di Libertà e di Pace.

Pietà
PIETÀ

Quattro croci greche sono sovrapposte a due a due. Il significato prevalente della composizione è la Pietà. Infatti, essa è orientata verso il Monte Ortigara, che nel corso della Grande Guerra, prevalentemente nel giugno del 1917, è divenuto tristemente il Calvario di migliaia di soldati di tutte le Nazionalità.

Speranza
SPERANZA

Dodici braccia umane in bronzo si elevano al cielo (simbolo positivo) con mani che tengono ben stretto un foglio contenente uno scritto, oppure porgono un fiore, una colomba o altro simbolo.

Lettere
LETTERE

Grandi lastre rettangolari sono collocate orizzontalmente nel terreno, senza un ordine precostituito. Grandi pagine della storia, sulle quali sono posizionate lettere inviate dal fronte dai soldati della Grande Guerra alle loro famiglie.

Testimoni
TESTIMONI

Sagome smembrate, slabbrate, ferite, scheggiate dalla guerra, stanno a rappresentare tanti soldati pronti alla partenza per il fronte o pronti sulla linea di combattimento. Solo alcune di esse rimangono integre, immuni alla furia distruttrice della Guerra. Le parti mancanti andranno a posizionarsi nel terreno a significare che nulla di quanto patito andrà perduto, almeno sino a quando nella Memoria di chi saprà leggere con sentimento la scena, il Ricordo non sparirà.

Eserciti
ESERCITI

Questa composizione rappresenta i due eserciti (italiano ed austro ungarico) che sulle montagne circostanti si sono fronteggiati nel corso della Grande Guerra. Elmetti, corrispondenti a quelli in uso nei due eserciti, si contrappongono, posizionati simbolicamente nella medesima direzione mantenuta dagli eserciti nel periodo bellico. Le due schiere di elmetti esaltano il momento dello scontro, il cui solo risultato sarà la Morte, simboleggiata da quattro teschi collocati al centro.

Fiore vivo
FIORE VIVO

La composizione è costituita da una serie di fiori giganteschi realizzati in “acciaio corten”. Una selva di fiori arrugginiti, tristi segni di distruzione, sono redenti da un fiore colorato posizionato nel centro, messaggero di speranza e di fiducia che dopo tanta distruzione la Vita ritornerà a fiorire e a germogliare.

Labirinto nero
LABIRINTO NERO

Questa installazione prende spunto dal luogo stesso in cui si colloca e dalla presenza di pietre di grandi dimensioni. Le pietre sono riunite in modo da permettere il passaggio di una persona alla volta, la quale si volgerà al cuore della composizione, entrando quasi in un labirinto, entro il quale spicca un blocco di granito nero, circondato da una selva di massi biancastri, sul quale è incisa la parola Pace in 36 lingue. Un valore indiscutibile, celato dal biancore anonimo della quotidianità, una possibilità rivolta a tutti.

Gli immortali
GLI IMMORTALI

La radura dove è posizionata questa composizione brulica di grossi massi biancastri, pietre comuni della zona. Il gruppo di pietre che vanno a costituire la composizione è diverso dagli altri: ogni pietra, infatti, porta incise simbolicamente delle iniziali, a Memoria degli innumerevoli soldati che hanno perduto la Vita o sono risultati dispersi nel corso delle Guerre.

Frutti Gloriosi
FRUTTI GLORIOSI

Questa installazione viene collocata in una grande buca di granate. Nulla ci si aspetta da un simile evento distruttore e da un luogo così desolato. Invece, “nascono” degli alberi senza vita, secchi, che in futuro non porteranno né foglie, né frutti, perché originati da una mutazione genetica dovuta alla Guerra. Sul loro tronco emergono solo delle grandi “piastrine di riconoscimento”, oggetti che i soldati a partire dalla Grande Guerra, portavano al collo come segno di identificazione.